Il monumento a Ines e Ines Zabban è dedicato alla memoria di due bambine, sorelle entrambe morte in tenera età. La prima Ines è nata nel 1888 ed è morta all’età di 10 mesi. Lo stesso nome fu scelto 3 anni più tardi per un’altra figlia, ma questa morì all’età di 5 anni. Le due bambine erano le figlie di Vittorio Zabban e Albina/Colomba Lattes [1], detta Alba e sepolta a poca distanza. Vittorio Zabban era un noto imprenditore il cui negozio in via Maqueda vendeva corredi da sposa, abiti e cappelli per signore. Il successo fu tale che aprirà una succursale a Catania nel 1902 [2].
Il cippo è formato da una base in pietra di Billiemi sulla quale si erge una piramide ornata da una palma.
Al centro del monumento sono raffigurate le due defunte, due visi di bambina in alto rilievo che corrispondono all’età in cui sono morte, una molto piccola e l’altra con boccoli. I due cerchi in cui sono iscritti i ritratti sono sovrapposti e circondati da piccoli fiori.
Sotto i due ritratti vi è scritto: I GENITORI AI CARI ANGIOLETTI.
Epigrafe:
ZABBAN
INES / NATA 3 NOVEMBRE 1888 / MORTA 25 LUGLIO 1889
INES / NATA 3 NOVEMBRE 1892 / MORTA 6 DICEMBRE 1897
[1] Registro delle nascite 1886-1895, Palermo, Archivio di Stato di Palermo dove la madre è indicata col nome di Albina o quello di Colomba anche per le nascite degli altri figli
[2] La storia di Vittorio Zabban è raccontata nel libro di Alessandro Hoffmann, La pupa di Zabban. Ebrei di Sicilia nel Novecento, Edizioni Kalós, 2023
[aggiornato il 16/11/2024]

