Cappella Caldara

CAPPELLA ARINELLA CALDARA 1983 - 1
Cappella Caldara  (Foto: Avv. Giuseppe Di Carlo)

La cappella funeraria per Maria Carmela Arinella vedova Caldara, presso il cimitero di Santa Maria di Gesù, è stata progettata dall’architetto Placido Di Carlo (1951-2016) e costruita nel 1983.

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Pianta della cappella, quota +1,50 m (Archivio famiglia Di Carlo)
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Pianta dei loculi, quota -1,40 m (Archivio famiglia Di Carlo)

La cappella ospita 19 posti complessivi di cui 12 loculi ricavati nella cripta, 6 loculi dentro la cappella a partire da quota +2,20 m e un ulteriore loculo con funzione di altare. Inoltre nella cripta, alla quale si accede tramite una botola, sono stati realizzati 12 ossari. L’edificio è in cemento armato, mentre la tompagnatura è in conci di tufo e malta.

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Prospettiva della cappella Caldara (Archivio famiglia Di Carlo)
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Prospetto della cappella Caldara (Archivio famiglia Di Carlo)

Per i rivestimenti esterni, oltre all’intonaco Li Vigni, sono stati utilizzati vari materiali: pietra arenaria per le due lesene, pietra serena per il prospetto e marmo nero per le due sfere poste sul frontone. All’interno della cappella sono stati impiegati gli stessi materiali ai quali si aggiunge il marmo bianco di Carrara. Gli infissi sono stati realizzati in ferro zincato e verniciato color nero, mentre i vetri temperati sono del tipo Dallas.

Tutte le informazioni sono tratte dalla relazione tecnica gentilmente fornita dall’avvocato Giuseppe Di Carlo, figlio dell’architetto, assieme ai disegni e alle fotografie.

Placido Di Carlo, nato a Palermo il 28 febbraio 1951 e ivi morto il 10 marzo 2016, è stato un pittore, urbanista e architetto. Da giovanissimo si dedicò al disegno e alla pittura, incoraggiato in particolare dal maestro Gigi Martorelli, conoscente e amico della madre, la pianista palermitana Donitilde Di Carlo, che gli prodigò preziosi consigli. Si iscrisse quindi al liceo artistico statale di Palermo e successivamente alla facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, ove si laureò nell’aprile 1977 dopo aver discusso la tesi “La Sicilia nel contesto del Mediterraneo”, sotto la guida del professore Leonardo Urbani. Durante gli studi liceali e universitari realizzò numerosi disegni e dipinti su tela di piccoli e grandi dimensioni, esponendoli in varie occasioni presso alcune gallerie cittadine. Conseguita l’abilitazione, si dedicò esclusivamente all’esercizio della libera professione, progettando ville, case di campagna, edifici scolastici, appartamenti, showroom, uffici, ma anche dedicandosi al restauro e alla ristrutturazione degli stessi. Fra questi possiamo citare il progetto dell’edificio scolastico Plesso Oreto Silvio Boccone (1991-1996) a Palermo, il restauro della chiesa di San Francesco di Paola (1992-1997) a San Giuseppe Iato e il restauro della torre Pizzarrone (2001) sita a valle del Castello di Caccamo, la progettazione dei lavori di adeguamento alla normativa antincendio e di adeguamento alla legge 46/90 degli impianti elettrici e dei locali del Palazzo Municipale del Comune di Torregrotta (Me), 2000-2002. Progettò inoltre tre cappelle gentilizie a Palermo: la presente cappella Caldara (1983) e la cappella Caracciolo (1980-1981), entrambi nel cimitero di Santa Maria di Gesù, nonché la cappella Lodetti (1987) nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli di cui mi occuperò prossimamente. Parallelamente all’attività di progettista, Placido Di Carlo ha espletato negli anni ’80 e ’90 vari incarichi e collaborazioni in campo urbanistico e paesaggistico, tra i quali: a) la collaborazione alla stesura del Piano Particolareggiato di Porto Palo di Menfi (Ag) e alla redazione del Piano di Riordino Urbanistico Edilizio della fascia costiera dello stesso Comune; b) la collaborazione, per conto dell’Italter Spa, alla stesura dei Piani di Sviluppo della Regione Sicilia, con area d’intervento sui monti delle Madonie, effettuando l’analisi, il rilievo e la catalogazione filologica dei beni monumentali, culturali e paesaggistici presenti sul territorio madonita (1983 – 1985); c) la coordinazione, in qualità di esperto per la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, del Comitato Tecnico Scientifico della provincia regionale di Palermo, istituito appositamente per l’aggiornamento del programma provinciale di sviluppo economico – sociale (1992 – 1994); d) una consulenza paesaggistica e di compatibilità ambientale nell’ambito della progettazione dei piani di recupero urbanistico del Comune di Partinico (1994 – 1997). Inoltre, nel biennio 1997-1998, è stato art director della Parthenia Medialab di Partinico, una società di servizi informatici che si occupava della realizzazione di progetti di computer grafica multimediale, contribuendo con il suo ruolo all’attivazione del processo di recupero della Real Cantina Borbonica Partinicese. Infine, per alcuni anni, è stato anche perito e tecnico di fiducia della Sicilcassa Spa e del Banco di Sicilia Spa.

Ubicazione: sez. 13, n. 5 nel cimitero di Santa Maria di Gesù.

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