Cappella Benfratello

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L’ingegnere e architetto Salvatore Benfratello (1881-1953) ha realizzato nel 1930 nel cimitero di Sant’Orsola questa cappella funeraria per la propria famiglia. Sul prospetto campeggia la scritta “BENFRATELLO / PER I SUOI”.

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Il prospetto rettangolare è sormontato da un timpano corto e leggermente sopraelevato con una cimasa che termina con una voluta al centro. Al centro della facciata si apre un grande oculo nel quale è inserito un braciere. Ai quattro angoli della cappella si ergono dei monoliti rettangolari. L’edificio è coperto da una cupola rivestita di maioliche di colore giallo, blu e verde sulla quale svetta una croce a quattro braci. 

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La cappella è illuminata sul retro da una finestra di forma curvilinea chiusa da una grata in ferro forgiato finemente lavorato.

Salvatore Benfratello è nato a Palermo il 24 maggio 1881. Si laurea in Ingegneria Civile nel gennaio 1909. Allievo di Ernesto Basile, ne fu anche l’assistente. Diventa titolare della cattedra di Architettura Tecnica nella Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri dell’Ateneo di Pisa a partire dal 1920. Nel 1932, alla morte di Ernesto Basile, viene chiamato a succedere al suo maestro nella cattedra di Architettura Tecnica a Palermo. Tra le opere realizzate nella sua città natale si possono citare i palazzi Ponte (1914) in via Mariano Stabile e Russo-Radicella (1916-17, distrutto, qui su una foto d’epoca) in via Roma, il villino Messina (1915) in via Francesco Lo Jacono e la Torre Scardina (1915-16) a Borgo Vecchio, il villino Civiletti a Mondello. Nell’ambito funerario, oltre la propria cappella di famiglia, è autore dell’edicola Filiti e delle cappelle gentilizie per le famiglie D’Onofrio, De Maria e Russo-Radicella. È morto il 5 maggio 1953 a Palermo.

Il Lascito Benfratello, già in dotazione al Dipartimento di Progetto e Costruzione Edilizia e ora parte delle Collezioni Scientifiche del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, conserva i materiali d’archivio e la biblioteca di Salvatore Benfratello. I materiali, donati all’inizio degli anni 1960 dal figlio Guglielmo alla Facoltà di Ingegneria, consistono in una trentina di progetti e altrettante serie di soggetti vari per un totale di poco più di quattrocento disegni (in prevalenza a matita e china, ma anche a carboncino e acquerello). Si conservano, inoltre, alcune decine di stampe di architettura, taccuini e fotografie di architetture realizzate, mentre il patrimonio librario consiste di 550 volumi e di 900 fascicoli di periodici di architettura e arti applicate appartenenti a 22 serie.

Bibliografia:
* Giovanni Fatta, Salvatore Benfratello ingegnere, architetto, docente, Palermo: Dipartimento di progetto e costruzione edilizia dell’Università, 1993
* Giovanni Fatta, Archivio Salvatore Benfratello, in Paola Barbera, Maria Giuffrè (a cura di), Archivi di architetti e ingegneri in Sicilia 1915-1945, Edizioni Caracol, 2011, pp. 66-69

Ubicazione: viale Santa Rosa nel cimitero di Sant’Orsola

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