Il monumento ai Caduti della prima guerra mondiale nel cimitero di Sant’Orsola è stato realizzato dallo scultore Francesco Garufi tra il 1920 e il 1923. Si tratta di due colonne in Billiemi con capitello in marmo. La trabeazione reca la scritta “EROICO MILITE” con lo stemma dei Savoia in mezzo. Il monumento è preceduto da una rampa centrale di quattro gradini fiancheggiati da due bracieri. Una statua di Gesù benedicente, in marmo di Carrara, è posta su un piedistallo dove si può leggere la firma dello scultore “Francesco Garufi 1920” e la scritta “A MAGNANIMI / COMBATTENTI DAL 1915 AL 1918 / CADUTI EROICAMENTE / PER LA GLORIA E L’UNITA DELLA PATRIA / 1923”.
Una fotografia del monumento appartenente al fondo “Monumenti Grande Guerra” del Museo Civico del Risorgimento di Bologna, datata non dopo 1924, mostra il monumento appena realizzato, con un muro dietro. Ciò potrebbe spiegare la posizione attuale del monumento in mezzo alle tombe, una posizione abbastanza inconsueta per un monumento commemorativo, mentre in origine sembrava isolato e all’estremità del cimitero poiché il muro visibile sulla foto sembrerebbe un muro di recinzione.
Di quest’immagine furono anche realizzate delle cartoline con l’iscrizione seguente: MONUMENTO FUNERARIO PER I CADUTI IN GUERRA / (1915-1918) NEL R. CIMITERO DI S. SPIRITO IN PALERMO / OPERA DELLO SCULTORE PALERMITANO CAV. FRANCESCO GARUFI.
Il monumento presenta due lapidi su ciascun lato, in cui viene reso omaggio ai caduti, ed una grande lapide dietro, in cui sono ricordati le personalità e gli enti che hanno contribuito all’erezione dell’opera:
[lato destro]
CONGIUNTI I DIVISI POPOLI / STRETTI A UN PATTO / IL VOSTRO MARTIRIO / SARA VOTO DI CONCORDIA / VOTO D’AMORE E DI FORTEZZA
COL BATTESIMO DEL SANGUE / DA GORIZIA A PIAVE / REDIMESTE ALMA TERRA / MARTIRE / PER LUNGHE ETA DI / CORAGGIO STRANIERA
[dietro]
MONUMENTO FUNERARIO / PER I CADUTI PER LA PATRIA / SORTO CON LE CONTRIBUZIONI DEL / PONTEFICE BENEDETTO XV / DI S.M. IL RE VITTORIO EMANUELE III / DI S.M. LA REGINA ELENA / DI S.M. LA REGINA MADRE / CON ADESIONE E CONTRIBUZIONE / DI S.A.R. LA DUCHESSA D’AOSTA / E DEL MINISTERO DELLA GUERRA / E CON CONTRIBUTI / DI S.E. IL CARDINALE LUALDI / DI S.E. MONS. D’ARRIGO / DELLO ESERCITO – DEGLI ENTI / DEL MUNICIPIO DI PALERMO – / DEL MUNICIPIO DI POLA – / DELL’AMMINISTRAZIONE DELLE PIE / OPERE DI SANT’ORSOLA – / DELLA CITTADINANZA – ECC.
[lato sinistro]
LE MADRI E LE VEDOVE / CON CUORE PIETOSO / IRRORERANNO DI LAGRIME / L’URNE VOSTRE / SI SOLLEVA IL GRIDO / NOSTRO MARTIRIO / RIDONO VITA ALL’ITALIA
SALVE O GENEROSI / SACRA È L’ARA / CHE CHIUDE IL CENER VOSTRO / EROICA TESTIMONIANZA / A’ NIPOTI PIÙ TARDI
Due fotografie del monumento sono state pubblicate nella rivista L’artista moderno nel 1925. La prima è identica a quella del fondo “Monumenti Grande Guerra” del Museo Civico del Risorgimento di Bologna:

mentre la seconda presenta il particolare della statua di Gesù Cristo, con il titolo “Il Redentore Benedicente”:

[Aggiunta del 09/04/2019]

Nell’ambito della mostra “Dalla memoria del sacrificio alla celebrazione della vittoria. La prima guerra mondiale nella cultura artistica e architettonica siciliana”, organizzata a Palazzo Sclafani dal 30 gennaio all’11 aprile 2019 dall’Esercito Italiano, è stata esposta la statua in gesso in scala ridotta del Cristo Redentore di questo monumento commemorativo. La scultura appartenente alla gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti è datata 1920.
A corredo della mostra, è stato pubblicato dalla casa editrice 40due Edizioni il volume Dalla memoria del sacrificio alla celebrazione della vittoria. La prima guerra mondiale nella cultura artistica e architettonica siciliana, a cura di Rita Cedrini, Eliana Mauro, Claudio Minghetti, Ettore Sessa e Mario Zito. Il volume è articolato in cinque sezioni: Monumenti Commemorativi e Monumenti Celebrativi; Parchi delle Rimembranze e Luoghi per la Memoria; Edilizia Assistenziale; Opere e Targhe per la Memoria; Testimonianze e Cimeli.
Ubicazione: viale San Francesco di Paola nel cimitero di Sant’Orsola
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