La sepoltura La Rocca-Cipolla nel cimitero di Sant’Orsola è una grande scultura in bronzo, progettata dall’ingegnere Luigi Bruno e realizzata dallo scultore Mario Rutelli, poggiata su un basamento in pietra di Billiemi. Il monumento dalla forma piramidale è composto da tre persone, due giovani donne e un bambino, disposte attorno a una colonna dai contorni irregolari, coronata da un’anfora.
La ragazza in basso è seduta, i lunghi cappelli ondulati sciolti, in un atteggiamento di abbandono al dolore, la mano poggiata sul ginocchio del secondo personaggio femminile come a cercare conforto, a piedi nudi, vestita da un lungo abito semplice cinto alla vita. È seduta su di un tronco d’albero tagliato e caduto da cui emerge un ramo al quale sono ancora attaccate alcune foglie. Il secondo personaggio femminile invece ha un’aria serena, le braccia incrociate sul petto e la testa leggermente inclinata con gli occhi chiusi. Poggia un ginocchio a terra, i suoi cappelli sono raccolti e il vestito scivolato sulla spalla. È posta leggermente più in alto della prima figura femminile, girata verso di lei, come a consolarla. Più in alto, un giovane in piedi è in procinto di posare una grande corona di fiori e capsule di papaveri, simbolo della morte, sull’anfora sommitale. Avvolto in un sudario, ha il torso nudo e la fronte cinta da una benda.
L’opera potrebbe rappresentare un’allegoria dell’elaborazione del lutto, prima il dolore straziante della prima fanciulla, poi l’accettazione della morte che permette di trovare la pace, che caratterizza la figura della giovane donna e infine la memoria del defunto, con l’omaggio floreale del ragazzino.
La costruzione piramidale ricorda quella della Bambocciata realizzata nel 1887 da Mario Rutelli e posta nell’atrio del Teatro Selinus a Castelvetrano (TP).
Ubicazione: viale del Santissimo Rosario nel cimitero di Sant’Orsola
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