
La cappella gentilizia della famiglia Gemmellaro, situata nella parte destra dell’emiciclo del cimitero di Santa Maria dei Rotoli, è stata progettata nel 1892 dell’architetto e ingegnere Giuseppe Damiani Almeyda. Il cognome del committente è inciso in lettere capitali sul terzo e ultimo gradino.
L’edificio presenta forte similitudini con la coeva cappella Pantaleo nello stesso cimitero, però qui è assente la cupola mentre si può notare che l’arco acuto rialzato è più accentuato e che i disegni delle parti in ferro battuto della porta d’ingresso sono diversi. Nella cappella Gemmellaro, il vetro della porta è suddiviso in riquadri quadrati che terminano con palmette e fiori, mentre una croce ancorata iscritta in un cerchio corona la parte vetrata fissa.
I filari di pietra calcarea sono di colore leggermente diverso e creano un lieve effetto rigato che contrasta con la verticalità dell’edificio, accentuata dalle pendenze elevate dei lati dei prospetti.

Le facciate laterali presentano un’apertura centrale rotonda che dà luce alla cappella.
La sommità dell’edificio era conclusa con un crocefisso, come si può vedere su questa fotografia pubblicata nel 1918 sulla rivista L’artista moderno:

Bibliografia:
* “Regesto delle opere e dei progetti di Giuseppe Damiani Almeyda”, in Paola Barbera, Giuseppe Damiani Almeyda: artista, architetto, ingegnere, Pielle, Palermo 2008, p. 188
* Cappella e stele per la famiglia Gemmellaro, nell’Archivio Damiani
Ubicazione: sezione 72 nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli
[articolo aggiornato il 20/05/2021]