Monumento a Salvatore Schiavo

Il monumento funebre del magistrato Salvatore Schiavo nel cimitero di Santa Maria di Gesù è formato da un alto cippo con acroteri agli angoli, coronato da un busto in marmo. Il monumento alterna il bianco del marmo di Carrara e il grigio della pietra di Billiemi. Una greca corre lungo la parte superiore del cippo ed è interrotta al centro di ogni lato da un cherubino. Su ogni lato del cippo è avvitata una lapide marmorea di forma rettangolare sulla quale è incisa l’epigrafe.

Gli acroteri con sembianze umane presentano un viso severo con un naso aquilino, la fronte aggrottata, la bocca semi aperta, con lunghi boccoli paralleli che scendono ai lati del viso e sotto al mento.

Il busto è firmato dallo scultore Pasquale Civiletti e rappresenta il defunto come un uomo già avanti con gli anni, con folti cappelli sulle tempie, dei baffi arcuati e accuratamente pettinati secondo la moda dell’epoca, e una lunga barba a due punte. Porta un soprabito con un largo risvolto, aperto per mettere bene in mostra le onorificenze che porta al collo: si tratta della croce dell’ordine della Corona d’Italia, riconoscibile dalla croce smussata i cui bracci sono uniti da nodi sabaudi d’oro con al centro un tondo raffigurante la Corona Ferrea, e della medaglia di commendatore dell’ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, riconoscibile dalla croce mauriziana dalla quale fuoriescono quattro bracci e sovrastata da una corona reale. Lo sguardo è deciso e trasmette autorità, come si addice alla professione di magistrato. Il monumento funebre è preceduto da una lapide a terra recante la scritta “SALVATORE SCHIAVO / A / SE ED AI SUOI” ed è circondato da una recinzione con croce trifogliata iscritta in un cerchio.

Epigrafe:

IN MEMORIA / DEL COMM. SALVATORE SCHIAVO / PRESTANTE GIURECONSULTO / PER SUO SOLO MERITO ELEVATOSI / AI PIÙ ALTI GRADI DELLA MAGISTRATURA / GIUDICE SAPIENTE INTEGERRIMO OPEROSO / + / NATO IN PALERMO IL 20 DICEMBRE 1806 / MORTO IL GIORNO 4 MARZO 1897

MAGISTRATO INDIPENDENTE / SPREZZO FAVORI ED ODII DAI POTENTI / EBBE IN ODIO LE CIVILE DISCORDIE

AMÒ IL PROSSIMO QUANTO SE STESSO / SOCCORSE GL’INDIGENTI PIÙ CHE POTÉ / MORÌ COME NACQUE CATTOLICO / FIDENTE NELLA MISERICORDIA DEL SIGNORE

PRIMO PRESIDENTE DELLA CORTE D’APPELLO / DI MESSINA PARMA GENOA E PALERMO / PRIMO PRESIDENTE ONORARIO DI CASSAZIONE / GRANDE UFFIZIALE DELLO STATO / NELLA EMILIA E NELLA LIGURIA / ONORÒ / LA SUA TERRA NATALE ED IL NOME SICILIANO

Salvatore Schiavo (1806-1897) è nato a Palermo il 20 dicembre 1806. Magistrato, fu primo presidente della Corte d’Appello di Messina, Parma, Genova e Palermo, come lo ricorda l’epigrafe. Fu anche primo presidente onorario di Cassazione e grande ufficiale dello Stato in Emilia e Liguria. Era uno dei consiglieri alla Corte Suprema di Giustizia che proclamò il Plebiscito siciliano del 21 ottobre 1860. Morì il 4 marzo 1897 all’età di 90 anni.

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