Il monumento funebre di Salvatore Valenza nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli è opera dello scultore Valerio Arcara. Circondato da un recinto in ferro battuto, è formato da un gruppo scultoreo e da un basamento quadrangolare.
Realizzato nel 1893, rappresenta una donna dall’aria malinconica seduta ai piedi di una croce sulla quale si arrampica l’edera e alla quale è appesa una corona di fiori, sormontata da un grosso fiocco. La giovane donna con la testa alzata verso il cielo si appoggia sul braccio destro mentre il suo vestito scivolato scopre la spalla sinistra. Accanto a lei un grande giglio, simbolo di purezza e di innocenza. Gli angoli del piccolo monumento sono ricoperti da foglie di quercia, simbolo della gloria e del successo. Sotto, al centro del piccolo timpano, è iscritta una clessidra alata: la clessidra simboleggia il passare del tempo, inarrestabile, mentre le ali rimandano al movimento e al cambiamento.
Un medaglione con il ritratto del defunto a mezzotondo orna la parte basamentale del monumento funerario mentre sotto campeggia a grandi lettere il suo nome: SALVATORE VALENZA.
L’opera realizzata è leggermente diversa dal progetto originale[1], nel quale la giovane donna era posizionata al contrario, con lo sguardo rivolto alla croce.
[1] S. Bellante e S. Lo Giudice, Disegni in Luce, Assessorato ai Servizi Cimiteriali della Città di Palermo, s.d. [disegno]
Ubicazione: sezione 8 nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli
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