Il monumento funerario di Carmelo Laganà nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli fu commissionato da suo figlio Giovanni allo scultore Salvatore Valenti. Venne realizzato nel 1898-99, secondo la biografia dedicata da Filippo Di Pietro allo scultore palermitano[1]. Si trova in una posizione di rilievo, al centro dell’emiciclo del camposanto. Il monumento in pietra di Billiemi è formato da un cippo liscio posto su un basamento che ricorda una roccia, sopra la quale è adagiata una grande ancora, a ricordare la professione del defunto, che era capitano marittimo. Altri elementi scultorei ricordano il legame del defunto con il mare: la corda avvolta alla base del cippo e diversi strumenti di navigazione posti alla sommità del cippo. Questi sono in marmo di Carrara, facendoli così risaltare sul grigio del Billiemi. Il gruppo scultoreo comprende una rosa dei venti, un rotolo di carte nautiche, un sestante, una clessidra e un cannocchiale, con foglie di quercia, simbolo di gloria e di successo, tra di loro. Il monumento è circondato da una recinzione formata da barre metalliche, a forma di arponi, incrociate a X e da corde fini. La sepoltura accoglie inoltre le spoglie di numerosi membri della famiglia Laganà, i cui nomi sono incisi sulla lastra tombale.
Epitaffio sul cippo:
CI RICONGIUNGONO IL NOME E GLI AFFETTI
ROSA NOBOLO / NACQUE IN MESSINA A 9 APRILE 1818 / MORTA IN PALERMO A 5 GENNARO 1881 / QUI / ACCANTO CARMELO LAGANÀ / DI CUI FU MOGLIE AFFETTUOSA /DORME IN PACE
A CARMELO LAGANA / UNO DEI CAPITANI DI ALTURA / CHE SU PICCOLE NAVI / SOLCARONO PRIMI / MARI DIFFICILI E LONTANI / GIOVANNI UNICO E DILETTO FIGLIO / P. / NACQUE IN MESSINA A 6 LUGLIO 1799 / E OPEROSO INTELLIGENTE ONESTO / VISSE ANNI 77 MESI 6 E GIORNI 10
Iscrizione sulla lastra tombale:
SEPOLTURA / GENTILIZIA / FAMIGLIA / LAGANA
Carmelo Laganà (1799-1877) era un capitano marittimo messinese sposato con Rosa Nobolo (1818-1881), da cui avrà un unico figlio, Giovanni. Quest’ultimo seguirà le orme paterne e sarà per molti anni direttore della compagnia di navigazione dei Florio e anche della Navigazione Generale Italiana a partire dal 1881, anno della sua fondazione[2].
[1] Filippo Di Pietro, Salvatore Valenti scultore palermitano (1835-1903), Edizioni Librarie Siciliane, 1933, p. 63
[2] Mario Genco, Gente di Mare. 1. Dal Mediterraneo all’Oceano, Torri del Vento edizioni, Palermo 2016, pp. 102-103
Ubicazione: nell’emiciclo destro del cimitero di Santa Maria dei Rotoli, sez. 72