Il monumento di Luigi Mercantini (1821-1872) nel cimitero di Santa Maria di Gesù è stato progettato dall’architetto Giuseppe Patricolo. Inaugurato il 17 novembre 1873, un anno esattamente dopo la morte del poeta, fu realizzato grazie a una sottoscrizione pubblica. Da un piccolo libretto pubblicato nel 1874, conosciamo l’elenco dei sottoscrittori. Vi ritroviamo tanti nomi illustri come Antonino Salinas, Giovanni Villa-Riso, Nicolò Turrisi, Gaetano Deltignoso, Gaetano Daita, Enrico Albanese, Simone Cuccia, Nicolò Cervello, Simone Corleo, Paolo Morello, il fotografo Giuseppe Incorpora, lo scrittore Luigi Natoli, l’albergatore Salvatore Ragusa, ma parteciparono anche molti cittadini comuni, come gli alunni delle scuole serali e le allieve del corso superiore del R. Educandato Maria Adelaïde “in segno di venerazione alla memoria del perduto Maestro” e tanti studenti e maestri di diverse scuole.
Il terreno fu concesso gratuitamente da Giuseppe e Camillo Albanese, mentre il progetto del monumento fu affidato dal comitato organizzatore all’architetto Giuseppe Patricolo, che ne diresse anche i lavori di esecuzione, rinunciando a ogni compenso. Lo scultore Salvatore Valenti fu incaricato dell’esecuzione del monumento, mentre Benedetto Delisi senior realizzò il medaglione.
Il medaglione rappresenta il poeta con la barba, come in tutti suoi ritratti, mentre una corona lo circonda, per metà di alloro, simbolo di gloria e d’immortalità, e per metà di foglie di quercia, simbolo di forza e nobiltà, che si congiungono in una stella a sei punte sopra la sua testa.
Il basamento raffigura la nascita di Roma con la Lupa che allatta Remo e Romolo, sopra una ghirlanda. L’allegoria è un chiaro riferimento all’Unità d’Italia alla quale Mercantini dedicò energie e versi. Questa parte è in marmo di Carrara, mentre la stele più bassa è in pietra di Billiemi e sostiene due lastre di marmo in cui viene reso memoria al defunto, a sinistra l’omaggio all’uomo pubblico e a destra l’omaggio all’uomo privato. Il piccolo lotto di terreno è circondato da una ringhiera in ferro battuto
Epigrafe:
A LUIGI MERCANTINI / CON AMORE ACCORATO E REVERENTE / POSERO / I PALERMITANI / NACQUE A RIPATRANSONE / MORÌ A PALERMO / DI ANNI LI / NEL MDCCCLXXII
CITTADINO MAGNANIMO / CON LA LIRA DI TIREO / INFIAMMÒ LA GIOVENTÙ / D’ITALIA SUA / ALLE SAGRE PUGNE / DELL’INDIPENDENZA
SPOSO E PADRE / NON PAREGGIABILE / NELL’AFFETTO / FU DELIZIA FUGACE / SARÀ PIANTO PERPETUO / DELLA FAMIGLIA
Bibliografia:
Emanuele Mandalà, V. Cigliutli, Monumento a Luigi Mercantini in Santa Maria di Gesù. Palermo 1873, Palermo 1874
Ubicazione: spiazzo antistante la Chiesa di Santa Maria di Gesù
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